ALOYSIUS PAULUS MARIA VAN GAAL 08/08/1951
NUMERO PIU’ FREQUENTE,IN ECCESSO: 1 (lettere A,J,S), dieci numeri 1 su 26 lettere totali.
PERSONALITA’ :5 (si ottiene sommando i valori di tutte le lettere del nome e cognome riducendoli ad un unica cifra).
DESIDERIO PIU’ PROFONDO(INCONSCIO): 4 (somma delle vocali del nome e cognome,A+O+I+U+A+U+U+A+I+A+A+A+A, 1+6+9+3+1+3+3+1+9+1+1+1+1= 40=4+0=4).
Questi sono alcuni degli aspetti del quadro numerico di Van Gaal,non possiamo prendere in considerazione tutti i valori che lo studio di profilazione numerica consentirebbe di ottenere,ma già questa semplice analisi ci permette di inquadrare le principali peculiarità di questo allenatore.
ECCESSO 1 per esempio (in questo caso direi “stra eccesso” 1 considerata la percentuale di presenza) genera tendenza a dominare ed a imporre le proprie opinioni,eccesso di lavoro,volere tutto e subito,impazienza,ostinazione,un certo grado di intolleranza e autoritarismo,oltre al fatto di non voler perdere tempo quando ci si occupa e ci si impegna in qualunque attività.1 inoltre è un pioniere,una persona determinata e che di natura preferisce operare di testa propria.
Non a caso Van Gaal viene definito una persona che “o si ama o si odia”,non è un caso che spesso nelle sue squadre abbia “epurato” quei giocatori, anche famosi,che per motivazioni o difficoltà legate ad ètà ed esperienza erano restii a modificare certe loro convinzioni e a seguirlo con l’entusiasmo di un giovane.
Non è una coincidenza che si sia trovato molto più a suo agio a lavorare con giovani atleti di talento,lanciò lui Thomas Muller al Bayern Monaco nel 2009 prendendolo dalla squadra riserve,modificò lui il ruolo di Schweinsteiger permettendogli di fare un grosso salto di qualità,plasmò lui al Barcellona i vari Xavi,Iniesta,Valdes e Puyol oltre a tutti i giocatori che ha valorizzato ai tempi dell’Ajax.
In sala stampa sono memorabili alcune sue interviste nelle quali si rivolgeva ai giornalisti con frasi del tipo”io sono troppo intelligente per certe vostre domande oppure questa domanda che mi pone è stupida”.
Demichelis,suo ex difensore ai tempi del Bayern Monaco,raccontò di quando durante l’intervallo di una partita dove stavano vincendo per 3-0 Van Gaal insultò violentemente un pò tutta la squadra e lui da capitano intervenne perchè non condivideva i modi.Il giorno seguente,affermò sempre Demichelis,fu convocato dal suo allenatore che gli disse che non doveva più immischiarsi in situazioni del genere.
Insomma il numero 1 così forte,molto sbilanciato rispetto alla distribuzione degli altri numeri,si nota abbastanza chiaramente nel carattere del coach olandese.
Unitamente a ciò il desiderio inconscio 4 lo porta a volere anche un elevato livello di organizzazione,di regole,di punti di riferimento,tutto o quasi deve essere previsto ,non ci devono essere troppe sorprese,parliamo quindi nel suo insieme di una persona e di un allenatore di certo attenta ai dettagli del gioco,precisa.
Ai tempi dell’Ajax,fuori dalla porta del suo ufficio,campeggiava la frase “la qualità è l’esclusione della coincidenza!” e tutto ciò che avveniva sul terreno di gioco durante gli allenamenti e le partite del “suo” Ajax era previsto e puntualmente risolto,la squadra giocava a memoria,aveva automatismi perfetti.
Van Gaal aveva una dedizione maniacale per ogni aspetto del suo lavoro,decideva perfino i posti dei giocatori a tavola per stimolare i loro livelli di conversazione(in questo caso si uniscono le spinte dell’1 forte e del desiderio 4).
In tutto questo contesto estremamente “rigido”,”disciplinato”,si inserisce però la sua Personalità 5 ,carattere che da un lato rafforza con il suo non amare prendere ordini e il non voler essere contraddetto il suo 1 in eccesso, dal’altro però gli conferisce una certa spinta a voler sperimentare,a voler rischiare,innovare,a conoscere aspetti e luoghi nuovi,a essere sempre pronto a partire per una nuova impresa.
Questa tipologia di personalità spiega per esempio i suoi 7 trasferimenti calcistici tra Spagna,Germania,Inghilterra e i suoi ritorni in Olanda; e spiega anche la sua notevole predisposizione a “rischiare” ,per esempio modificando il ruolo di certi giocatori o lanciando nella mischia giovani sconosciuti a scapito di veterani di livello,ma per lui “ingombranti”.
Van Gaal insomma non è di certo un allenatore facilmente malleabile,ma se lasciato lavorare secondo le sue ideologie,i suoi tempi e i suoi canoni “rigidi”e metodici,oltre a produrre risultati sportivi eclatanti(come la sua straordinaria carriera è lì a testimoniarlo) porterà con se alta qualità di gioco e soprattutto la valorizzazione e il lancio di futuri giovani di successo.
Il metodo di profilazione numerica consente di identificare da subito pregi e difetti di una persona e questa conoscenza può poi diventare fondamentale per collocare questo individuo nel contesto a lui più idoneo,oltre che per lavorare nel miglioramento di queste sue caratteristiche.
Luis Van Gaal per esempio, col tipo di personalità sopra descritta,probabilmente non sarebbe l’allenatore ideale per gestire squadre ricche di giocatori non più giovani e di blasone,mentre lo sarebbe per realtà contraddistinte da giovani di qualità da plasmare e lanciare nel panorama calcistico mondiale o per società,vedi il Bayern Monaco del 2009,che vogliono crearsi una nuova identità e qualità di gioco .