È apparso in questi giorni un articolo di Tuttosport dal titolo “Pirlo ha cancellato Sarri e salutato Higuain”. Nell’articolo,tra le altre cose,si sottolinea il fatto che Pirlo vuole impostare una tipologia di calcio moderno,”europeo” e che per fare ciò bisognerà riuscire a conquistare a livello ideologico la squadra,risultato non raggiunto secondo il giornalista di Tuttosport, da Sarri.Ecco le sue testuali parole:“per raggiungere questo obiettivo ci vuole l’adesione dell’intera squadra, quindi bisogna conquistarsi la disponibilità di tutti. Evidentemente Sarri non ce l’aveva fatta: modi, dialettica, approccio non erano riusciti a convincere il gruppo e il suo progetto è rimasto barzotto, rattoppato dai compromessi, necessari a raggiungere l’obiettivo, comunque importante, comunque storico, del nono titolo consecutivo“.
Il concetto espresso in questo pezzo può essere anche condivisibile,quello che stona,e molto direi,è però il titolo con cui viene lanciata questa notizia.Affermare ” Pirlo ha cancellato Sarri” mi sembra assolutamente esagerato,provocatorio e irrispettoso dopo un solo giorno di allenamento di Pirlo,il primo per altro nella sua vita da coach,e se messo a confronto con anni di carriera da allenatore di Sarri conditi da ottimi risultati ( perché contano anche i campionati vinti in serie C e serie B,i 92 punti fatti col Napoli,la salvezza in serie A con l’Empoli,oltre a Europa League vinta col Chelsea e scudetto con la Juve).
Guardando i numeri di Pirlo e Sarri ,senza andare troppo nello specifico, si capisce però perché di sicuro Pirlo riuscirà ad aver presa su squadra,ambiente e società e perché il giornalista di Tuttosport ha avuto questa impressione.
Conterà di certo e tanto a livello di immagine e credibilità il suo grande passato da calciatore,ma sarà l’efficacia di una linea numerica,in lui completa e bilanciata,a determinare il suo miglior appeal rispetto a Sarri.
Parlo della linea 3-5-7 (in Andrea Pirlo lettera L per il numero 3,lettere E-N per il 5,lettera P per il numero 7 ),linea fondamentale se completa per quel che riguarda il rapporto con le persone perché dona magnetismo,fascino personale. In Maurizio Sarri purtroppo non lo è (mancano il 5 e il 7),e non avendo dalla sua la fama di ex giocatore famoso,deve fondare la sua leadership relazionale su altri valori,su altri aspetti,di certo più complicati rispetto a chi possiede il 3-5-7 pieno.
Pirlo inoltre può avvalersi anche dell’apporto della sua apparenza,della sua immagine 1. L’apparenza nel metodo di profilazione numerica si ricava sommando le consonanti del proprio nome e cognome e determina le modalità con cui siamo percepiti dagli altri di primo impatto.
Andrea Pirlo infatti è N+D+R+P+R+L,tradotto in numeri 5+4+9+7+9+3= 37=3+7=10=1
Apparenza 1 rafforza la sua linea completa 3-5-7 e lo fa percepire saldo sui suoi principi,forte e sicuro,capace di agire da solo sapendo quello che vuole,determinato.
Capite quindi quali vantaggi questi due aspetti,insieme al suo passato importante da ex giocatore, possano avere per Pirlo nella gestione di un gruppo(per lo meno molto in fase iniziale).
Sarri dalla sua però poteva vantare molta più esperienza di campo da allenatore,molti più risultati sempre da coach e anche molte più idee all’avanguardia e rivoluzionarie( e ciò dipendeva da una presenza estremamente importante del numero 9 in lui,numero per eccellenza delle intuizioni e della mente sempre al lavoro,che non stacca mai e che corrisponde alle lettere I-R).In Maurizio Sarri infatti sono presenti ben 6 lettere I-R su un totale di 13 lettere del suo nome e cognome,quindi una percentuale molto alta di questo valore.
Se adeguatamente supportato dalla società Sarri(perché 9 in eccesso determina anche un livello di emotività piuttosto alto) col tempo avrebbe portato la Juve a un livello di gioco notevole grazie alle sue idee e intuizioni,ma purtroppo la pazienza non è una virtù del dirigente sportivo italiano.