IL MAGO DI FUSIGNANO

“La mia intenzione non so se era quella di rivoluzionare, volevo solamente lasciare una mia impronta. Pensavo che le emozioni, lo spettacolo, l’armonia, la cultura e la musicalità fossero tutti elementi in grado di consentire alle persone di aumentare la propria autostima, anche nel calcio”.

“Noi viviamo in un paese che ha un rifiuto culturale al cambiamento, è un Paese rivolto più verso il passato che verso il futuro. Siccome non avevo una carriera importante alle spalle, mi vedevano come uno che si era intromesso e che diceva delle cose al limite della realtà, cose che non potevano avverarsi in alcun modo”.

“Quando vai nella routine cadi nel passato e sei pessimista.L’ottimismo invece genera creatività, entusiasmo,forza”

“Il gioco non dipende dalla qualità dei giocatori,dipende dalle idee.I colossal non sono mai stati un cult,avevano gli attori più bravi,ma mancava la trama.Senza un copione ci può essere solo improvvisazione e pressapochismo.Il copione è il gioco,che viene dato dall’allenatore e migliorato o peggiorato dalla qualità dei singoli.E’ il gioco che è al servizio del giocatore, non il giocatore al servizio del gioco”.

Ho voluto iniziare il mio articolo con alcune sue dichiarazioni perché,per quel che mi riguarda,Arrigo Sacchi è stato da sempre un punto di riferimento,in lui ho e abbiamo potuto ammirare una mentalità nuova,coraggiosa,controcorrente,una mentalità che verrà ricordata per sempre nella storia del calcio mondiale.

Nel mio piccolo,come allenatore e ora come anche “ideatore” di un nuovo metodo di profilazione degli atleti,ho sempre cercato di non fossilizzarmi solo su quello che va per la maggiore,mi sono sempre sforzato di cercare soluzioni diverse e più efficaci possibili,ho sempre studiato tanto e fatto lavorare parecchio la mia testa e in questa mia mentalità l’influenza di questo grande “maestro” di idee e di calcio è stata notevole.

Ora,in questo mio articolo,mi piacerebbe riuscire a presentare Arrigo Sacchi dal punto di vista della profilazione numerica perché noi esseri umani siamo “suoni,frequenze e vibrazioni” e sono state le “vibrazioni ” numeriche a determinare le caratteristiche di questo straordinario allenatore.

ARRIGO SACCHI   01/04/1946

Numero più frequente 9 ( lettere I,R)

Il 9 dominante ,unito come nel suo caso alla presenza del numero 8 e del numero 7,gli ha conferito il desiderio di lasciare un segno con le sue idee,di certo innovative,perché un 9 forte usa tanto,troppo,la testa,non la ferma mai e può “logorarsi” a lungo andare per questa situazione.Il 9 è intuitivo,ma anche emotivo e nel caso specifico di Sacchi desidera tanto trasmettere concetti,convincere gli altri con le sue idee,per lui diventa quasi una “missione” portare avanti ciò in cui crede.

Desiderio inconscio 8 (somma delle sole vocali,A+I+O+A+I,cioè 1+9+6+1+9=26=2+6=8),cioè aspirare al raggiungimento di una sicurezza economica,avere grande ambizione di successo,ma soprattutto desiderare organizzare e controllare,programmare e prevedere le situazioni con efficienza.

Tradotto in materia calcistica significa essere ripetitivi, oserei dire anche “ossessivi” per quel che riguarda il determinare ogni possibile sviluppo di un accadimento.Un desiderio 8 non vuole avere sorprese,vuole che tutto sia preparato e stabilito con tale efficienza da poter anticipare ogni possibile sviluppo di un determinato problema o situazione.

Un 8 è molto determinato,non molla facilmente il suo obiettivo e si allena(in questo caso allena un gruppo di giocatori) fintanto che non diventa “perfetto” su quella cosa.

In aggiunta a tutto questo Arrigo Sacchi aveva la mancanza del numero 5 (lettere E,N,W),assenza che ha determinato in lui il fatto di essere probabilmente una persona dai principi un po rigidi nei confronti di se stesso e delle sue idee di gioco,ma che nello stesso tempo se possibile lo ha reso ancora più determinato nel difendere e diffondere queste sue convinzioni.Questa mancanza del 5,questa non eccessiva elasticità,probabilmente può essere stata la causa del suo ciclo non particolarmente lungo al Milan,però io ritengo che nel caso di un allenatore che stava portando avanti ideali rivoluzionari essere disponibile a dei “compromessi” non lo avrebbe reso unico ed eccezionale come invece poi Sacchi è stato per la storia del calcio.

Per quel riguarda il discorso profilazione numerica devo fermarmi a questa breve analisi, non posso andare oltre in un contesto pubblico del genere anche se le cose da dire sarebbero ancora parecchie e vi siete resi conto credo oramai di come i numeri siano veramente un qualcosa di assolutamente straordinario e potente.

Quello che però voglio sottolineare è come potendo sapere in partenza,in anticipo,quali sono i pregi e i difetti di un allenatore,di un giocatore,è poi molto più semplice collocarlo nel contesto a lui più congeniale e contemporaneamente, grazie sempre al metodo di profilazione,é possibile lavorare e intervenire concretamente anche per migliorare sensibilmente queste sue peculiarità.

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